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lunedì 1 maggio 2017

Pechinese

C’è una bellissima leggenda che spiega la nascita del Pechinese come frutto dell’amore di un leone per una scimmia. Miti a parte, del pechinese si hanno notizie fin da remoti tempi, alcuni bronzi che lo ritraggono sono del 2000 a.C.
È sempre stato considerato un cane sacro e rischiò l’estinzione nel 1860, in seguito al saccheggio del palazzo d’Estate, l’antica residenza imperiale, compiuta dalle truppe anglo-francesi, quando l’imperatore chiese di uccidere tutti gli esemplari purché non finissero in mano al nemico. Alcuni esemplari si salvarono e furono portati in Inghilterra dove furono selezionati e la razza, ripristinata, ottenne da subito grandi consensi. Gli inglesi, se hanno una grande arte, è quella dell’allevamento, così di questa, come di tante altre razze, si dividono la paternità con la nazione d’origine geografica, la Cina.
Il Pechinese è un cane estremamente tranquillo, gli piace molto vivere in casa, sa essere dolcissimo e coccolone pur senza avere grandi slanci affettivi, senza chiedere mai nulla e senza mai un gesto di invadenza. In questo è forse molto inglese, molto cool.
È molto legato alla famiglia con cui vive, ma sceglie un unico punto di riferimento all’interno di questa che solitamente è chi gli dà da mangiare, chi lo cura e lo spazzola… non accetta però il tradizionale senso del padrone come colui che impartisce ordini, bensì come un pari.
E’ riservato e diffidente nei confronti degli estranei ma è leale e affettuoso con il suo padrone. Se è viziato si chiude molto e perde quel minimo di estroversione che possiede, è quindi importante non tenerlo chiuso in casa, ma farlo socializzare.


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